Storielle
L'equivoco - Lista
di un pittore - L'eclisse
L'equivoco Una famiglia inglese trascorse le sue vacanze in Germania e durante una passeggiata osservò una graziosa casetta di campagna. Chiese chi fosse il proprietario e seppe che era un pastore protestante. Furono fatte le trattative per affittarla durante l'estate successiva. Di ritorno in Inghilterra, all'improvviso, la signora si accorse di non aver visto il W.C. e chiese informazioni. Il pastore, non comprendendo l'abbreviazione e credendo che si trattasse di una cappella di una setta anglicana detta Wall's Chapel, così rispose: "Gentile signora, ho apprezzato la sua richiesta ed ho il piacere di comunicarle che il luogo al quale lei si riferisce nella sua stimata lettera, si trova a 12 chilometri dalla casa: il che è molto molesto, soprattutto se ha l'abitudine di andarci con frequenza e in questo caso è preferibile portarsi da mangiare e rimanere sul posto tutto il giorno. Alcuni ci vanno a piedi, altri in tram o in bicicletta, ma arrivano sempre al momento giusto e non disturbano gli altri; c'è posto per 400 persone a sedere e 100 in piedi, c'è l'aria condizionata per evitare l'inconveniente dei cattivi odori dati da tutte quelle persone riunite insieme. I sedili sono di velluto; si raccomanda solo di arrivare in tempo per trovare posti a sedere; i bambini siedono vicino ai genitori e, se vogliono, possono anche cantare in coro. All'entrata a ciascuno viene dato un foglio e le persone che arrivano a distribuzione ultimata possono utilizzare il foglio del compagno vicino, però all'uscita dovranno restituirlo, possibilmente non sgualcito, per poterlo poi utilizzare tutto il mese. Ci sono fotografi specializzati che prendono fotografie nelle diverse pose e queste vengono pubblicate sui giornali locali, accioché tutti possano vedere con piacere le diverse persone nel compimento di un atto tanto umano. Distinti saluti". La signora disdisse la prenotazione e fece le sue vacanze in Inghilterra. |
Lista di un pittore Giacomo Faspeur, pittore di decorazioni, nel 1600, avendo lavorato per qualche tempo in un monastero, chiese il pagamento di L. 164,40. Parve esagerata questa somma all'economo, che volle una lista particolareggiata dei lavori eseguiti per giudicarne:
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Letta accuratamente la lista, l'economo dichiarò che il pittore aveva agito di propria volontà, esulando tanti servizi dalle intenzioni del committente che si era limitato a pattuire una sistematina agli affreschi della cappella. Saldò quindi un terzo del richiesto, e disse al pittore che poteva andar contento. |
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