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Società (60)


ad ogni clik si evidenzia la parola cercata

Poche parole e caldo di panni non fecero mai danni.

Parlare senza pensare è come tirare senza mirare.

Fra dire e fare si guastano scarpe assai.

Chi ha farina e legna fa subito cena.

Chi si vergogna di lavorare, si vergogni di mangiare.

Chi cammina guardando la luna facilmente inciampa.

Non mancò mai di fare a chi ben vuol trafficare.

Chi sa la strada può andar di trotto.

Sperare e sognare molte cosa fan trascurare.

Con l'error d'altri il proprio si conosce.

La città rovina ogni usanza contadina.

Nessuno vive senza un paio di idee fisse.

Moglie a chi tocca, marito a chi lo trova.

Chi va a nozze non invitato, ben gli sta se è cacciato.

Quand'è caduta la scala, ognun sa consigliare.

E' meglio essere testa di formica che coda di leone.

Meglio un no grazioso che un sì dispettoso.

Chi tosto giudica, tosto si pente.

Chi poco sa, presto parla.

Chi più s'abbassa più in alto si eleva.

Chi ha passato il guado sa quant'acqua tiene.

Chi fa una trappola ne sa tender cento.

Al bugiardo non è creduto il vero.

Pazzo è colui che bada ai fatti altrui.

L'oro presente cagiona timore, e assente dà dolore.

A nessuno sarai caro se non hai molto denaro.

Nessuno dice che il suo granaio è pieno.

Nessun uomo onesto è diventato mai ricco all'improvviso.

A nullo luogo viene, chi ogni via che vede tiene.

E' qualcosa arrivare a un certo punto, se non è dato andare oltre.

Ben principiato, mezzo guadagnato.

Chi muta paese muta ventura.

Chi è cagion del suo mal pianga se stesso.

Grassa cucina, magro testamento.

Chi dona per cortesia dona con allegria.

Con le buone maniere tutto si ottiene.

Il buon mercante si conosce alla fiera.

Sotto il buon prezzo ci cova la frode.

A quegli cui è lecito il fine, è lecito il mezzo.

Chi vuol regnare, convien se stesso dominare.

Chi è più in alto, è al bersaglio di tutti.

E' gran virtù saper reggere lo scettro con forte mano.

Chi si trova in libertà ha gran bene e non lo sa.

Beata quella città che ha principe che sa.

Guerra, caccia, amori: per un piacer mille dolori.

Guerra incominciata, inferno scatenato.

Dov'è guerra non fu mai dovizia.

Nemico diviso è mezzo vinto.

Nessuna invenzione è sull'atto perfetta.

Ogni campanile suona le sue campane.

Non c'è denaro che possa pagare la libertà.

Mal delibera chi troppo teme.

Il popolo è avido di novità e nello stesso tempo le paventa.

Giustizia e pace non si ricevono, si costruiscono.

Le buone leggi nascono dai mali costumi.

Nessuno poté governare a lungo un regno violento.

Il capitalismo è ciò che la gente fa quando la si lascia in pace.

Spesso l'opinione pubblica è la peggiore delle opinioni.

Il volgo è pronto alle cose più turpi.

Gli imperi iniqui mai ebbero lunga durata.

 


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