Non è giusto!

Era comparsa all’improvviso. Nessuno poteva prevederne l’arrivo e nessuno poteva fare qualcosa ora.

Era deprimente, e molto triste.

Il suo villaggio era cresciuto lentamente, ma senza mai fermarsi. Proprio ora che avevano raggiunto un discreto livello di prosperità doveva succedere?

La fine era ormai segnata.

Per la verità, le notizie che provenivano dai villaggi vicini erano piuttosto frammentarie e contraddittorie. Solo su una cosa erano tutti d’accordo: dalla sua comparsa alla distruzione passava pochissimo tempo. Non si riusciva a fare nulla per impedirlo.

Era una guerra.

Non si sapeva contro chi o cosa, ma era una guerra. Loro erano troppo pochi e troppo male organizzati per poter fronteggiare un nemico che disponesse di tali armi. Ogni villaggio era un’isola a sé e con i vicini c’erano solo sporadici contatti. Forse nel futuro avrebbero potuto creare un sistema efficace di comunicazione, in modo da poter gestire meglio le proprie risorse, ma ormai era troppo tardi.

Stava lì sulla soglia della sua abitazione, turbato da questi pensieri, e contemplava per l’ultima volta il paesaggio: la grande distesa piana ai bordi della quale avevano costruito il villaggio, le ripide salite che la fiancheggiavano tutto attorno ed il sole che ormai iniziava ad illuminare la loro valle. Era appena sorto. Loro erano da poco rientrati dalla ricerca notturna di cibo, che era stata molto buona, e l’avevano vista lì.

Era una costruzione scintillante molto alta, vagamente cilindrica, dalla struttura irregolare e con molti piccoli buchi. Inconfondibile.

Lui rimaneva tristemente immobile appoggiato a terra. Era proprio abbattuto. Qualcuno tra i giovani se ne era andato.

I giovani sono sempre pieni di energie.

Dopo aver salutato i loro cari ed i loro amici, che sarebbero rimasti, avevano imboccato il passaggio verso l’esterno della valle. Se ce l’avessero fatta, avrebbero ricominciato una vita costruendosi un nuovo villaggio.

"Non è giusto!" Continuava a ripetersi. Era sconvolto fin nel profondo. Chi si poteva arrogare il diritto di far loro tutto questo? Quelle creature dovevano essere ripugnanti: come potevano essere capaci di tanta distruzione?

Lui voleva vivere!

Quanto era passato? Quanto tempo sarebbe rimasto loro ancora? Non aveva più importanza. Era la fine.

 

Otto di mattina. Un sordo rumore metallico fece scattare il congegno per la disinfestazione contro gli scarafaggi. Finalmente in quella cucina non ci sarebbe stato più alcun problema.

Non era giusto, ma la fine arrivò lo stesso.

 

(Michael Hundred - michael.hundred AT gmail.com)


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