Era la mattina del 9 settembre e Fra aprì gli occhi a
fatica, mentre Gloria urlava disperata il suo nome.
"Si può sapere che succede? Che ore sono?" chiese la ragazza uscendo con non
poca fatica dal suo sacco a pelo. Poi si guardò attorno e si ricordò dove si trovava,
nelle orecchie aveva il suono delle macchine da corsa che sfrecciavano sulla pista... e le
urla di Gloria.
Si alzò in piedi e uscì dalla tenda. Accese il telefonino e si accorse che erano le
nove.
Gloria continuava disperatamente a chiamarla e solo quando le fu vicina, Fra si accorse
che la sua amica era minacciata da un feroce grillo che la guardava con "occhi
fiammeggianti". Prese una rivista appoggiata sul tavolino da campeggio accanto alla
tenda e scacciò il terribile insetto. Gloria si tranquillizzò. Fra entrò nella tenda,
prese una sigaretta dalla borsa e la accese. "Ma sei pazza? In tenda non si
fuma!" commentò Gloria con disappunto. "E se poi la tenda prende fuoco?"
aggiunse.
"Riesco a fronteggiare un grillo, credi che non saprei domare un incendio?"
rispose Fra sarcastica, uscendo dalla tenda e dirigendosi verso il bagno.
Mentre camminava distrattamente, vide la tenda di Valeria e
Monica. Decise di fare loro un salutino, ma non trovò nessuna delle due. Si fermò
davanti al bagno a terminare la sigaretta, quando sentì che qualcuno le si era aggrappato
ad una gamba. Abbassò lo sguardo e vide una bambina di tre o quattro anni che la guardava
con due occhioni pieni di lacrime. "Cosa succede?" le chiese chinandosi su di
lei.
La piccola disse qualcosa che allorecchio di Fra suonò come uninsieme di
consonanti buttate a caso.
"Eh?" disse prendendo la bambina in braccio. La piccola le si aggrappò al
collo, con una stretta da far invidia ai migliori lottatori di wrestling. Fra, respirando
alla meglio, si avviò verso la propria tenda, barcollando vistosamente. Mentre stava per
cedere a quella stretta quasi mortale, sentì la voce di Valeria.
"Ma che fai, la baby sitter?" chiese la ragazza.
Quando si accorse del colorito cianotico di Fra, Valeria le tolse la piccola dal collo,
rimanendo a sua volta intrappolata dalle braccine molto muscolose della bambina.
"Si deve essere persa!" disse Fra non appena le tornò il fiato. Valeria era
giunta ad un compromesso con la bambina che aveva allentato la presa in cambio del
cappellino che la ragazza indossava. "Però non sa parlare..." aggiunse Fra
accarezzando la testa della piccola.
"Ne sei sicura?" chiese Valeria, poi guardò la bambina. "Come ti
chiami?" le disse.
La piccola ammucchiò un altro gruppo di consonanti sorridendo allegramente.
"Ma è tedesca!" esclamò Valeria riconoscendo le parole pronunciate dalla
piccola.
"Che ha detto?" borbottò Fra, accorgendosi di essere stata abbastanza tonta a
non capire che si trattava di tedesco.
"Dice che anche lei ha un cappello così!" rispose Valeria con un sorriso di
soddisfazione.
"Chiedile come si chiama!" disse Fra mentre si avviavano alla tenda dove Monica
era impegnata a sgrullare un sacco a pelo. Valeria fece del suo meglio, ma la bambina
continuava a ripetere la stessa frase che aveva detto pochi attimi prima.
"Basta andare alla reception e dire che una bambina di
nome Anchiohouncappellocomequesto si è persa e risolveremo la
situazione!" suggerì Fra, mentre anche Monica sperimentava la mossa di wrestling che
la piccola riusciva ad eseguire alla perfezione.
"Proviamo a fare un giro del campeggio per vedere se qualcuno la riconosce!"
suggerì Gloria che era appena sopraggiunta.
"Dove ti eri cacciata?" le chiese Fra non appena si accorse della sua presenza.
"Ho visto passare Ralf Schumacher ed ho provato a scavalcare la rete che ci separa
dal circuito, ma mi hanno tirata giù e mi hanno anche minacciata!" rispose lei
piuttosto risentita.
"Direi che dobbiamo darci una mossa, visto che oggi ci sono le qualifiche... vorrei
guadagnarmi un bel posto in tribuna, il che significa andare praticamente subito ad
occuparlo!" commentò Monica mentre la bambina si era avvicinata a Gloria per
insegnarle i sani principi della lotta libera.
"Potremmo portarla con noi e cercare i genitori dopo, magari sono proprio nella
tribuna!" suggerì Valeria.
"Già... e magari usarla come arma per ottenere un posto in prima fila!"
sogghignò Monica.
"Un orda di tifosi assaliti e strangolati da una bambina tedesca!" rispose
Fra.
"Andiamo forza!" esclamò Valeria prendendo la bambina per mano.
"Io mi devo ancora vestire!" commentò Fra avviandosi verso il bagno; "Vi
raggiungo tra poco!" aggiunse.
"E vedi di non raccattare qualche altro bambino!" si raccomandò Monica, poi
guardò Gloria stesa per terra con un colorito violaceo.
"Tu non vieni?" le chiese chinandosi su di lei.
"Ma chi è, la figlia di Hulk Hogan?" disse la ragazza con un fil di voce.
Le qualifiche lasciarono un po damaro in bocca
alle ragazze, anche perchè, nonostante fossero arrivate in tempo, avevano dovuto seguirle
da molto, troppo lontano.
Non appena arrivarono alla tenda decisero di cominciare a fare il giro del campeggio per
trovare i genitori della bambina. Dopo un paio dore di ricerca si arresero.
Fra stava distraendo la piccola con un foglio e dei colori mentre Valeria, Monica e Gloria
stavano per recarsi alla reception per fare presente che era stata ritrovata una bambina
tedesca.
Ad un tratto Monica lanciò un urlo mentre Valeria e Gloria caddero a terra svenute. Fra
si alzò in piedi, curiosa di sapere cosa fosse successo. Poi sentì una voce maschile
alle proprie spalle: "Gina... Gina Maria." Il tono era preoccupato, ma Fra si
sentiva comunque in dovere di sgridare un padre tanto sventato come quello di... Gina
Maria? Quel nome le era familiare in qualche modo... ed anche quella voce. Alzò le spalle
e si girò verso il nuovo arrivato.
Assunse una posa minacciosa e cominciò a parlare senza nemmeno guardare in faccia il suo
interlocutore.
"Io mi chiedo se sia possibile essere tanto irresponsabili da lasciare una bambina
così piccola sola in mezzo ad un campeggio così grosso...". Fra osservò i piedi
del nuovo venuto: aveva un paio di scarpe rosse e nere: "... e poi non credo che lei
si sia accorto solo ora che sua figlia fosse sparita, se fosse finita tra le mani di
qualche malintenzionato?...". Fra notò che il papà di Gina Maria aveva dei
pantaloni rossi e piuttosto pesanti per quel periodo dellanno: "... E non mi
interessa che lei non parli litaliano perchè comunque sono sicura che dal mio tono
lei intuisca facilmente cosa le sto dicendo..." No, non erano pantaloni era una tuta
intera, ma la parte di sopra era stata slacciata ed annodata in vita: "...si
dovrebbe solamente vergognare per ciò che è successo oggi ed io la disprezzo
profondamente!".
Valeria, Gloria e Monica, ripresesi dallo shock, si erano avvicinate a Fra che continuava
ad inveire contro il padre irresponsabile. Fra era arrivata ad osservare la maglietta
bianca che indossava luomo, sulla sinistra cerano stampati un cavallino
rampante ed il simbolo della Marlboro. "Comunque voglio sperare che non si ripeta mai
più un fatto del genere!", concluse guardando finalmente in faccia il suo
interlocutore.
Rimase un momento perplessa, poi riconobbe Michael Schumacher che la osservava un po
stupito.
"Oh... mio... Dio!", disse con un fil di voce sfoderando poi un sorriso ebete.
"Mi dispiace!" commentò Michael prendendo in braccio la bambina che afferrò
subito il suo cappello e cominciò a giocarci. "Lei è scappata... Io era un po
impregnato..." continuò in un italiano un po traballante.
"Impegnato!" lo corresse Monica. "Ja... impegnato e mia moglie lha
presa di vista!" concluse.
"Persa di vista!" interloquì nuovamente Monica.
Fra aveva ancora il sorriso ebete di poco prima e non riusciva a spiccicare parola.
"Io non so come ringraziare!" disse lui tendendo la mano verso Fra.
Valeria scattò davanti alla ragazza inebetita e gli strinse la mano lei. "Figurati
Piccioncino!" rispose continuando a stringere la mano senza nessuna intenzione di
mollare la presa.
Michael, evidentemente imbarazzato continuava a scuotere la mano con la speranza che,
prima o poi Valeria lo lasciasse.
"Ma non è un po rischioso per te rimanere in questo campeggio di tifosi?"
chiese Gloria uscendo da uno stato di semi adorazione.
"Ja... forse è meglio che va via!" rispose Michael, cercando di lasciare la
mano di Valeria.
"Dai Fra, digli qualche cosa... non ti capiterà mai più loccasione di averlo
di fronte!" sussurrò Monica allorecchio della ragazza.
"Si, ora gli dico qualcosa!" disse lei decisa abbandonando lespressione
ebete.
Spostò Valeria che aveva dovuto, per forza di cose, lasciare la mano di Schumacher e lo
guardò dritto negli occhi. Poi finalmente parlò. "Cè anche rossa?"
disse. Lui la osservò perplesso, poi scoppiò a ridere.
Salutò e si allontanò, ma improvvisamente Gina Maria si fece posare per terra e tornò
verso le ragazze.
Disse qualche parola incomprensibile al padre e poi si andò ad aggrappare ad una gamba di
Fra.
"Voi siete molto simpatiche a lei!" esclamò Michael tornando anche lui
indietro.
"Perchè anche noi valiamo!" commentò Fra, riuscendo a fare di nuovo la figura
della decerebrata.
Michael disse qualche cosa alla piccola che sembrò tranquillizzarsi e tornò tra le sue
braccia.
"Questa sera voi può venire a cena con tutta la squadra Ferrari?" chiese
sorridendo Schumacher.
"Noi può sicuramente!" rispose Valeria afferrando di nuovo la mano del
campione.
"Cè anche Ralf?" si interessò Gloria.
"Non so se possibile... ma chiedo sicuramente a lui!" rispose Michael
tornando nuovamente a liberarsi della stretta di mano micidiale di Valeria.
Finalmente se ne andò.
"Non sono riuscita a dirgli nulla di sensato!"
gemette Fra disperata.
"A parte tutti gli insulti che gli hai rivolto appena arrivato, intendi?" le
chiese Gloria.
"Che insulti?". Fra sembrava realmente stupita.
"Adesso vorresti farmi credere che non ricordi che gli hai detto che lo disprezzi e
che è un padre pessimo?" la interrogò Monica.
"No, non me lo ricordo!" confermò Fra.
Intanto Valeria era intenta a fasciarsi la mano che aveva stretto quella di Schumacher.
"Ma che fai?" le chiese Monica stupita.
"Gli ho toccato la mano... ti rendi conto?" rispose la ragazza euforica.
"Glielhai quasi staccata, la mano!" commentò Gloria intenta a svuotare la
propria borsa.
"Ma che fai?" le domandò Fra.
"Decido cosa mettere questa sera!" rispose lei intenta a cercare qualcosa che
doveva essere finito sotto a tutto il resto.
"Io lho corretto..." mormorò Monica ripensando alle due parole che aveva
suggerito a Michael.
Le quattro ragazze si guardarono, poi un grido si levò alto nel cielo di Monza: " OH
MIO DIOOO!!!".
Quella sera le passò a prendere un meccanico della squadra
che le accompagnò dove solitamente mangiavano tutti assieme. Michael le accolse
allegramente presentando loro Corinna. Gina Maria le strangolò per bene e dopo poco si
sedettero a tavola.
Passarono un paio di ore allegramente, Monica, Fra e Valeria ad ammirare estasiate il loro
campione e Gloria a fare avances a Ralf che era passato a salutare il fratello.
Poi tutti tornarono al lavoro per apportare qualche modifica alle vetture che il giorno
dopo avrebbero dovuto affrontare prima il warm-up e poi il GP.
Le ragazze tornarono alla loro tenda ancora incredule di ciò che era loro accaduto...
Un bellissimo sogno che si era avverato così, per caso, grazie ad una bambina piuttosto irrequieta.
(Francesca)