Paola

 

Ne crebbe tanto di grano, ne crebbe ed io ti diedi la mano,
te la diedi per un amore non pensato profano,
ma io riuscii lo stesso a dirti: "Dolce fiore ti amo".
Erano e sono belle le tue insicurezze,
le tue eterne ed insoddisfatte tristezze;
per un affetto mestamente troppo presto rapito,
avevi trovato Roby che il cielo per te tokkava con un dito.
Convincendomi che per te è finita, io in te vedo ankora la vita,
io sento in te il mio mankare e la tua voglia di amare,
ma so che la tua sofferenza te la fa rifiutare.
Capirò per sempre il tuo cuore, mio dolce amore,
ma credi in me ed elimina il tuo dolore, questo tuo... non è amore.
Mi dispiace a volte che mi hai incontrato,
pechè un cuore come il mio mai ti è stato dato,
e mai da te ricambiato o esternato,
e la sofferenza con me... nessuna veemenza.
Io vorrò la tua testa, la tua mente e il tuo cervello,
vorrei cambiarli assieme al tuo cuore e dire ... "così è bello",
ma sappi sempre, dolce cucciolo, che in me sempre sarai,
e spero che prima o poi senza soffrir più farai,
riuscirai a farlo ed amerai...

ciao