E' greca

 

Portatemi! A danzare in un cerchio,
d’erba, dove il tempo non scorre. Voglio,
che, la musa del radioso pastore,
scolpisca il mio gesto. Ci sia un solo fiore,
sul carro trasportato dai cigni. L’ulivo,
l’albero sacro ad Atena,
questa volta non brucerà.
Non ci sia, nessuna linea nel cielo,
che, non sia un cerchio,
portatemi! Su un’arca, al palio,
l’ultimo giorno. Io! Come Dioniso,
per salvarmi l’anima, passerò vestito,
da donna, tra le giostre, che, ruotano.
E’ morta la storia, ancora, ancora parto,
verso l’io che è un altro, così! Fuggo col mito,
ma la fede m’insegue.
Sono un martire al contrario,
canto l’eterno ritorno,
il mondo pagano, dove il simile,
si purifica col simile.
Io! Non ho conosciuto Cristo,
in fondo, solo nell’antica,
storia si è visto.
Così! La mia anima è greca.
E’ morta la storia, ed il vostro Dio,
non l’ho mai conosciuto.
Amatemi, ma ignorate,
i miei versi brutti,
le piccole banalità, quelle della fretta,
come il giocattolo. Con tutte le qualità,
che, vinca solo : la musica,
il vino e Dioniso,
che, vinca solo : la musica,
la scultura antica,
il sole e Apollo.
Attenzione! Redattore,
non sempre il sapore,
della cultura primitiva, vince!
Sull’anima, di chi vive in pace,
conoscendo con l’azione,
il gesto, del proprio vissuto.