Prendere un treno

 

Prendere un treno

tra chi va e chi ritorna

ginocchio contro ginocchio

in qualche vecchia carrozza,

aprirsi un po’.

Guardare di fuori

i pensieri che hai dentro.

La massicciata scorre

come scorre il passato,

ovattarsi un po’.

Conforta la memoria

il tatantatà che culla

e sostiene il fantasma

di una cara infantile

filastrocca.

Di stazione in stazione

sulle guide di acciaio

abbandonarsi finalmente

alla certezza di arrivare.

Dormire un po’.

Cardiaca contrazione

e arteriosa pulsazione

rotolano sul binario

e da ogni tunnel impavidi

rinascere.