Parole del nostro tempo

in uso

in disuso

a  b

c

cellulare: è il telefono tascabile. senza filo, che racconta agli altri come siamo: lo lasciamo suonare durante il lavoro, un colloquio importante, una funzione religiosa, uno spettacolo teatrale; non importa se altri ascoltano ... anzi!  

d

diritto: i diritti dell'uomo, i diritti fondamentali del cittadino, lunghe battaglie e faticose conquiste per proclamare e realizzare l'uguaglianza tra gli uomini nella vita politica e sociale. Oggi il diritto è proclamato, ma sembra esclusivamente quello personale, privato, che realizza un bene individuale. E il bene collettivo? dovere: ciò che si deve fare; compiere il proprio dovere, avere il senso del dovere, prima il dovere e poi il piacere, riconoscere accanto ad un diritto un dovere nei confronti degli altri: sembrano frasi di un "tempo che fu".

e

f

  felicità: concetto misterioso con il quale si sono cimentati poeti e filosofi; oggi è tutto molto più semplice, ci si accontenta di "star bene".
  feste comandate: cosa saranno mai!? oggi ci sono ferie e weekend.

g

i

io: la persona che parla è al centro del mondo, causa e fine di ogni azione e preoccupazione; "noi", "loro" appaiono casualmente e non per condividere ma per competere.  

l - q

r

  rispetto: le attenzioni per gli altri, per le cose comuni ... non usano più.

s

t

telenovella: storia televisiva di amori e tradimenti che si susseguono a catena per settimane, mesi, anni. Il lieto fine è sempre provvisorio e il dramma incombe.  

 

u

v

valore: è una fortuna se monetario. valore: non interessa, anzi preoccupa, se è morale.
  virtù: tutto sommato infastidisce.

 

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