Cristiano le forbici e il cane

 

Cari i miei bimbi, vi ho mai raccontato di quella volta che Cristiano si e’ tagliato a scuola con le forbici? Dovete sapere che a scuola solo la maestra poteva maneggiare le forbici, ai bambini era rigorosamente proibito. Anche perche’ i bambini avevano delle forbicine di plastica senza punta con le quali non si facevano male. Ma le forbici della mestra erano tutta un’altra cosa. Grandi, lucide, aguzze e con due lame lunghe cosi’ e appuntite, erano il sogno proibito di ogni bambino. Purtroppo era rigorosamente vietato prenderle in mano perche’ erano troppo pericolose. Pero’ tagliavano cosi’ bene ed erano cosi’ precise quando le si usava, che il sogno di Cristiano era poterle impugnare. Ma la maestra, ogni volta che lui gliele chiedeva, rispondeva invariabilmente: "Mi dispiace Cristiano, sei troppo piccolo. Potresti farti male o fare del male a un altro bambino. Se ti servono queste forbici, chiedi a me e le usero’ io per te dove ti serve". Dovete sapere che la maestra di Cristiano era molto amica di un’altra maestra che si chiamava maestra Bassini. Pensa che ti pensa Cristiano un giorno ne ha inventata una delle sue, che non stanno ne’ in cielo ne’ in terra, per mettere finalmente le mani sulle forbici della maestra. E’ andato in classe della maestra Bassini dove c’era un suo amico che si chiamava Tommaso e gli ha detto: " Tommy, se io ti regalo dieci figurine, tu fai finta di avere un male terribile, come, per esempio, l’appendicite e fai prendere un bello spavento alla maestra Bassini? Devi tenerla occupata per almeno un quarto d’ora". Tommaso, che era una teppa peggio di Cristiano, gli ha risposto: "Facciamo quindici figurine". Cristiano ha ribattuto:" Dodici". "Va bene", ha detto Tommaso,"affare fatto". Cosi’ il giorno dopo alle dodici, ora convenuta, Tommaso si e’ improvvisamente accasciato a terra urlando e mugolando. "Oddio Tommaso cos’hai?" gli ha chiesto allarmata la sua maestra. "Sto morendo" ha risposto Tommaso e per rendere piu’ credibile la scena ha aperto la bocca e ha cominciato a tirare delle urla strazianti. "Aaaaah!Aaaaaaaaaah! Aaaaaaaaaaaaaah!Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!" La maestra Bassini, terrorizzata, si e’ precipitata fuori dall’aula per chiamare la maestra di Cristiano: "Clarice! Clarice!" Ha cominciato a gridare "Vieni qua subito, uno dei miei bambini deve avere la peritonite fulminante! Ho bisogno d’aiuto! Bisogna portarlo in ospedale!!!" "Ma come faccio a lasciare la mia classe incustodita?" ha risposto la maestra di Cristiano. A questo punto Tommaso ha cominciato ad avere le convulsioni. "Uuuuuuuuuuagh! Caiiiiiiiiiiiiin! Gggggggggggggggg!Oioioioioioioioioioioi!" faceva e intando si dimenava rotolando per terra. "Mamma mia, e’ proprio grave! " ha detto la maestra di Cristiano molto impressionata e ha lasciato la sua aula per andare a vedere cosa succedeva a Tommaso che ormai aveva le bave alla bocca. Veloce come il lampo Cristiano e’ corso alla cattedra, ha impugnato le forbici della maestra e…. si e’ fatto subito un taglio grande cosi’ sulla mano destra (Cristiano e’ mancino) con quelle forbici affilatissime. Mamma mia che male! E quanto sangue! Per fortuna le maestre erano tutte occupate a guardare cosa succedeva a Tommaso, cosi’ nessuna si e’ accorta di quello che era successo a Cristiano. Intanto e’ suonata la campanella. La scuola, per quel giorno, era finita. In quel momento e’ arrivata a sirene spiegate un’autombulanza che ha caricato Tommaso che protestava: "Ma io mi sento meglio! Sto DAVVERO meglio!" e lo ha portato d’urgenza in ospedale. Cristiano, nel frattempo, si e’ fasciato la mano con un fazzoletto ed e’ corso a casa, tutto preoccupato perche’ dal fazzoletto continuava a gocciolare sangue. Arrivato a casa, la mamma lo ha chiamato perche’ era pronto in tavola. Il papa’ ha alzato la testa dal piatto per dire:" Cristiano ti sei lavato le man…" E li’ si e’ interrotto perche’ ha visto che Cristiano aveva una mano tutta rossa di sangue. "Cristiano, figlio mio. Cosa ti e’ successo?" ha urlato spaventatissimo il papa’. Cristiano ha pensato – Adesso se gli dico che ho preso le forbici della maestra mi fanno il sedere blu – cosi’ ha risposto: "Ah,uh,beh, boh… Sai papa’ stavo tornando a casa, quando un cane e’ uscito fuori da un cancello, mi e’ saltato addosso e uh, bah, mah…mi ha morso una mano." "Coooosa?" ha risposto il suo papa’ "Ma questa gente criminale che lascia i cani senza giunzaglio e senza museruola va denunciata! Dove ti e’ successo tesoro mio? Dobbiamo andare dalla Polizia a fare denuncia! Che cane era? " "Oh, mah, boh" Ha risposto Cristiano "Era, era era…un doberman". "Un doberman?" Ha risposto il suo papa’ "Dio mio, magari aveva la rabbia! Cristiano prendo la macchina e ti porto di corsa in ospedale! Devo farti assolutamente visitare da un dottore!" "Oh no,no papa’" ha subito risposto Cristiano "Non occorre, sai non mi fa niente male. Anzi, adesso che ci penso era un cagnetto piccolissimo, poi aveva si’ e no due mesi, era senza denti!" Ma il suo papa’ non lo stava piu’ a sentire. Aveva gia’ preso le chiavi della macchina e si stava precipitando in garage. Ha tirato fuori la macchina, e’ tornato di sopra e ha preso Cristiano per la collottola, incurante delle sue proteste, e poi si e’ lanciato a folle velocita’ e a sirene spiegate verso l’ospedale. Arrivati al pronto soccorso e’ balzato giu’ dalla macchina e ha trascinato dentro Cristiano, che cercava in tutte le maniere di fare marcia indietro. Il dottore del pronto soccorso lo ha guardato e ha detto :"Ma cosa c’e’ oggi, un’epidemia di bambini ricoverati d’urgenza? Va be’ mettetelo in camera con l’altro bambino che e’ arrivato prima". Detto fatto, Cristiano e’ stato caricato su una barella e mentre urlava "Non ho nieeenteeee! Portatemi a caaaaasaaaa!" e’ stato portato in una stanza d’ospedale con due lettini. Su un lettino c’era un bambino pallido come uno straccio. Che e’ che non e’ Cristiano ha riconosciuto Tommaso! Il povero Tommaso aveva una flebo attaccata al braccio e vicino al letto una sfilza di medicine che non finivano piu’! "Tommy, cosa ti e’ successo?" ha chiesto Cristiano con gli occhi fuori dalle orbite. "Te e le tue figurine! Se esco vivo di qua te le faccio mangiare" ha ringhiato Tommaso. "Mi hanno fatto dieci prelievi del sangue, mi fanno morire di fame e mi hanno attaccato la flebo al braccio, mi hanno riempito di medicine e mi vogliono tenere in osservazione una settimana perche’ non capiscono cosa ho. E io voglio un PANINO COL SALAME E NON ME LO DANNO!" "Ma se non hai niente!" ha risposto Cristiano. "Vaglielo a fare capire a questi qua!" ha sibilato Tommaso. Sono convintissimi che io abbia una grave malattia non ancora identificata. Ma quelle figurine te le faccio mangiare, te le faccio!" E in quel momento ha taciuto di colpo perche’ si e’ aperta la porta ed e’ entrata un’infermiera con una siringa lunga cosi’. "Allora bel bambino" ha detto l’infermiera rivolta a Cristiano "Sei tu quello morso dal cane?" "Sssssiiii, c-cioe’ nnnnnnnooooo" ha risposto Cristiano che non sapeva piu’ dove andare a nascondersi. "Bene" ha detto l’infermiera "Intanto facciamo la punturina antirabbica (era un fialone lungo cosi’ e l’ago luccicava minacciosissimo) e poi vediamo che altri provvedimenti dobbiamo prendere. Avanti caro, mettiti a pancia in giu’ e tirati giu’ i calzoncini!". "NOOOOOO! " ha cominciato a urlare Cristiano "la puntura nooooo!". "Su,su" ha detto l’infermiera "non fare il fifone che sei gia’ grandino. E’ un attimo, avanti!". Ma Cristiano disperato ha cominciato a urlare" Ma NON mi ha morso un cane! Mi sono tagliato con le forbici della maestra! Nessun cane mi ha morso!". "Ah!Ah!" ha riso l’infermiera " senti cosa si inventano questi bambini pur di non farsi una punturina!" e zacchete! Con mossa fulminea ha piantato l’ago nel sederino di Cristiano. "Aaaaaaaaaaaah!" ha urlato Cristiano, non tanto perche’ la puntura gli avesse fatto male (le infermiere sono bravissime a fare le punture indolori) ma per la paura. "Mamma! Mamma! Mi stanno ammazzando!" e si e’ messo a piangere come un vitello. In quel momento e’ entrato un dottore. "Bene bambino" ha detto a Cristiano " adesso che abbiamo fatto la puntura fammi vedere la mano che il cane ti ha morso" e dicendo cosi’ gli ha tolto il fazzoletto dalla mano e gliela ha disinfettata. "Bruciaaaaa" si e’ messo a urlare Cristiano, anche se il dottore aveva usato un disinfettante che non bruciava affatto. Ma tanta era la paura che Cristiano si lamentava per niente. Intanto Tommaso lo guardava dal suo lettino con gli occhi sgranati cosi’ grandi che sembravano due ovetti. Il dottore ha guardato attentamente la mano di Cristiano e poi ha detto:"Ma questo non e’ il morso di un cane! Questo e’ un taglio da forbici o da coltello!" "L’avevo detto io che mi ero tagliato con le forbici della maestra!" ha risposto Cristiano singhiozzando " ma nessuno mi crede quando dico le cose!". "Cooooosa?" ha detto il papa’ di Cristiano che era entrato in quel momento. "Ti sei tagliato con le forbici della maestra? E io che sono appena andato a fare denuncia contro il signore che abita in Via verdi al numero 7 dicendo che era stato il suo doberman a morderti! Adesso cosa vado a raccontare alla Polizia? Ma io ti faccio il sedere blu!" E ha fatto per buttarsi addosso a Cristiano. "Fermo,fermo, caro signore" ha detto il dottore "Se questo bambino si e’ tagliato con le forbici, dobbiamo immediatamente fargli un’antitetanica. Infermiera! Prepari subito l’antitetanica!" "Certo dottore!" ha risposto l’infermiera e, bambini, ha preso un siringone che era lungo il doppio di quello di prima. Cristiano, quando ha visto il siringone, si e’ girato immediatamente sul lettino a pancia in su (cosi’ l’infermiera non gli poteva arrivare al sedere e il papa’ nemmeno) e ha cominciato a urlare a voce spiegata "NOOOOOO!NOOOOOOO! Un’altra puntura NOOOOOOOOO!" "Cristiano avanti girati che ti devo fare la puntura!" ha detto l’infermiera. "Girati che ti devo fare il sedere blu!" ha sibilato il suo papa’. Ma Cristiano non si girava. Stava aggrappato con le manine sul bordo del letto, con gli occhietti tutti strizzati per non vedere e a pancia in su. "Va bene" ha detto il dottore "Vorra’ dire che gli faremo la puntura sulla pancia. Naturalmente fa molto piu’ male che a farla sul sedere, ma Cristiano non ci sta dando molte alternative". "La puntura sulla pancia???" ha chiesto Cristiano aprendo un occhio. "Certo" ha detto l’infermiera e ha cominciato a massaggiargli con l’alcool la pancia. Zacchete! In un lampo Cristiano e’ saltato giu’ dal letto ed e’ scappato in corridoio in pigiamino e a piedi nudi! "Fermatelo!" ha gridato il dottore. "Se ti prendo ti petuffo!" ha urlato il suo papa’. Ma l’infermiera, che era molto esperta nel suo mestiere, lo ha inseguito velocissima e zac! mentre Cristiano correva, gli ha ficcato l’ago nel sederino. "Aaaaaaaaaaaaaah!" ha urlato Cristiano e si e’ fermato di colpo. L’infermiera lo ha preso in braccio (ormai Cristiano era stremato) e lo ha riportato nel suo lettino. E li’, finalmente, scosso dalle emozioni della giornata, Cristiano si e’ addormentato di colpo come un sasso! "Quando ti svegli facciamo i conti!" ha detto minacciosamente il suo papa’. "Macche’ conti e conti!" ha singhiozzato la sua mamma che era arrivata in quel momento. "Povero angioletto mio! Prima me lo terrorizzano, poi gli fanno le punture a tradimento, povero il mio bambino!" Cristiano ha aperto gli occhietti da angioletto, azzurri come il cielo. "Mamma, quando mi sveglio io chiamo telefono azzurro, cosi’ imparate!" ha biascicato e poi si e’ riaddormentato di colpo. Intanto Tommaso dal suo lettino frignava "Voglio un panino col salame! Ho FAME! Voglio un panino col salame!!!" Ma l’infermiera si e’ girata verso di lui e gli ha detto "Mi spiace, ma tu, finche’ non avremo capito cos’hai, sei a dieta strettissima. Niente cibi solidi fino a domani, puoi bere solo un pochino di the". "Ma io MUOIO di fame!" ha risposto disperato Tommaso. "Ordini del dottore" ha ribattuto l’infermiera "Dieta liquida fino a domani". E cosi’ hanno passato tutta la notte in ospedale, Cristiano russando come un porcello e Tommaso piangendo e mugolando per la fame. Il giorno dopo i due malandrini hanno confessato il tiro che avevano organizzato, anzi l’ha confessato Tommaso purche’ gli dessero da mangiare e Cristiano e’ stato costretto ad ammettere anche lui la verita’. Cosi’ i dottori, dopo avere fasciato ben bene la manina di Cristiano e dopo avergli fatto ancora una puntura di richiamo, li hanno mandati a casa tutti e due. Be’ per una volta Cristiano non le ha prese perche’ la sua mamma ha detto al papa’ che era gia’ stato punito abbastanza. In compenso il papa’ di Tommaso gliele ha suonate di santa ragione e gli ha detto "Che tu non t’azzardi mai piu’ a farci prendere uno spavento del genere! A noi genitori e alla tua maestra!". In effetti la maestra Bassini si era presa un tale spavento che le e’ venuta una colica di fegato ed e’ dovuta restare a casa venti giorni perche’, dalla paura, era diventata tutta gialla! Cosi’ al posto suo e’ venuta la supplente Arabella che era la gioia di tutti i bambini perche’ era dolce come una caramella e ogni giorno portava regalini e dolcetti ai bambini della sua classe. "Beh! Non tutto il male vien per nuocere!" ha borbottato Tommaso succhiando un lecca lecca dono della supplente Arabella. Cristiano non ha detto niente, ma da quella volta ha girato alla larga dalle forbici della maestra.
(Giovanna)

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